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di Paolo Poloni, con Giorgio Ginex, Teco Celio, Ketty Fusco,Tatiana Winteler
(Svizzera, 1998)
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L'attore protagonista Giorgio Ginex |
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Come sospesa nel tempo, una valle, dei personaggi, la parte più significativa del film. L'ambiente, che Poloni rende con il suo sguardo di documentarista, ne esce in modo estremamente vero. Mai, forse, il Ticino violentato di questi anni è stato dipinto a questo modo. Dove la sola fuga dal fondovalle incessantemente percorso dal transito è in quei pochi momenti sulle vette, quando il protagonista tenta di tornare a cacciare. I bar, i condomini, la notte, le luci, la provvisorietà di un mondo in mutamento verso non si sa cosa, conservano il segreto del fascino di FONDOVALLE. Poi, una parte degli attori. Il protagonista, Giorgio Ginex, il ragazzino, giusto, asciutto, le due "francesi" (Ketty Fusco e Tatiana Winteler); chi funziona meno è, purtroppo la protagonista russa, monocorde oltre la propria solitudine, con l'espressione immutata. Uno spaccato estremamente originale, di un paese che finalmente osa specchiarsi: da solo giustifica l'impresa. Altrove il film è un po' povero, come il suo finale, un po' schematico, come il personaggio di Teco Celio: sono probabilmente le condizioni di produzione (che, sin dalle origini avevamo giudicato d'insufficiente ambizione) a condizionare un film ispirato ed intelligente, ma che avrebbe potuto ambire ad un soffio maggiore.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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